La classifica piange. E la sosta forzata di quest’ultimo turno non ha fugato i dubbi di non ritrovarsi in corsa per evitare i playout. D’accordo, il Messina è caduto a Potenza col Sorrento, ma se stasera la Casertana dovesse centrare il colpaccio a Giugliano potrebbe farsi ulteriormente sotto. E meno male che c'è chi sta peggio del Foggia: è il derelitto Latina che è stato capace di perdere in casa col Trapani e di restare quindi inchiodato a 28 punti. Lì sul fondo la situazione resta intricatissima, può ancora succedere di tutto e a questo punto le possibilità che l’ultimo playout non vada in onda sono praticamente ridotte al lumicino. Messina, Casertana, Latina e Foggia tremano, chi sta messa decisamente male è la formazione di Luciano Zauri, che oggettivamente tutto pensava un mese fa tranne che di ritrovarsi impelagata nei bassifondi. E che adesso si ritrova nella scomoda condizione di doversi tirare fuori dai guai con l'handicap aggiuntivo di non essere abituato a lottare per la sopravvivenza.
Il che pone inevitabilmente Salines e soci in una situazione di svantaggio rispetto alle dirette concorrenti, che viceversa per tutta la stagione hanno lottato solo per un unico obiettivo. Si inaugura una settimana complicatissima per i rossoneri, attesi dalla infida trasferta di Crotone di lunedì sera (ore 20.30), e che sono chiamati ad interrompere l'emorragia di 4 sconfitte di fila che li ha portati a sprofondare sul fondo della classifica. Un altro passo falso sarebbe infatti l'anticamera dei playout, c’è grande preoccupazione nell’ambiente, la squadra è in caduta libera e sembra essere entrata in una spirale senza via d'uscita.
Per di più in Calabria fra sette giorni il Foggia troverà una squadra arrabbiata che è reduce dal pesante tonfo di Biella con la Juventus Next Gen (4-1). Ma i pitagorici dispongono di un potenziale tecnico notevole, di gran lunga superiore a quello del Foggia. Che, almeno in partenza, allo Scida non ha pertanto molte chances di centrare un risultato positivo. Anche se poi è chiaro che la gara andrà giocata, e che il pronostico può anche essere sovvertito. Ma per riuscirci servirà una squadra profondamente diversa da quella dimessa e remissiva di Caserta, che non è mai entrata in partita e che ha fatto di tutto per mettere in discesa il match agli avversari.
L’undici molle ed impalpabile del Pinto non avrebbe scampo contro la formazione di Longo, che attualmente è quarta in classifica e che sopravanza addirittura di 21 lunghezze i rossoneri. Un abisso. Spetterà a Zauri toccare le corde giuste dei suoi, e provocare una reazione di orgoglio in un gruppo che ha perso strada facendo le sue certezze ed è piombato in uno stato di apatia che inquieta e non lascia rpesagire nulla di buono. A Crotone torna capitan Salines che ha scontato il turno di squalifica, e si tratta di un rientro importante in un reparto come quello di difesa che nelle ultime 4 ha subìto 10 gol, mostrando lacune evidenti nei singoli e negli equilibri del reparto. Ma è anche in prima linea che il Foggia sta evidenziato una preoccupante involuzione che l'ha portato a smarrire la via del gol: a secco negli ultimi tre turni, i rossoneri che non dispongono di un centravanti puro perché Sarr è una seconda punta e per di più ancora infortunato. E Santaniello, in panchina a Caserta, pur figurando fra i convocati, ordini di scuderia gli impediscono di scendere in campo.
Con le polveri bagnate è anche Emmausso, bomber scelto con 8 centri stagionali (sarebbero 11 senza l’esclusione di Taranto e Turris), ma il fantasista di Scampia non segna dal derby con gli jonici (14 febbraio scorso), inspiegabilmente non inquadra più la porta da tempo, ormai da quasi due mesi. Nel frattempo Murano che l’estate scorsa era arrivato in Puglia coi galloni di capocannoniere e che in rossonero si è rivelato solo una meteora, da gennaio è volato a Crotone da Longo. E da allora ha già timbrato il tabellino dei marcatori 5 volte. Scommettiamo che lunedì sera farà di tutto per farsi rimpiangere?