Critico anche il giudizio dello storico ambientalista foggiano Gianmaria Gasperi rispetto alle parole del sostituto procuratore Laronga. “Le sue dichiarazioni mi sono apparse subito sproporzionate”, ha detto. “Mi è sembrato che parlasse a suocera perché figlia intendesse. Questo attacco alla società civile è stato assolutamente fuori luogo, infondato. Come giustamente ha messo in evidenza Enzo Rizzi, su questioni storiche, legate anche alla gestione ambientale del nostro territorio, sono partite dalle varie realtà locali una quantità enorme di denunce, di esposti, anche di carattere penale, che hanno evidenziato livelli di delinquenza davvero ampi. Questo anche con la responsabilità pesantissima dell’associazionismo che, come è noto, non ha le spalle corazzate né dalle istituzioni e men che meno dalla magistratura”, ha proseguito.
“Io ho un’idea un po’ particolare sull’associazionismo foggiano e su quello che gli sta succedendo. L’impressione che ho è che si sia perso un po’ quell’entusiasmo e quella capacità di incidere su questi argomenti, e quindi anche nel rapporto con le istituzioni si sia persa la capacità di essere soggetto riconosciuto e riconoscibile. Ci si limita a fare le sentinelle, segnalando eventuali problemi effimeri o di passaggio. Questioni fondate, ma irrilevanti rispetto alla gestione complessiva di una città come Foggia, che occupa le ultime posizioni di tutte le classifiche”, ha evidenziato.
“Mi sembra un associazionismo un po’ di retroguardia, per alcuni aspetti afflitto e sconsolato, che non riesce a trovare la capacità di incidere davvero sulle politiche e sui programmi. Per cui, talvolta, anche queste affermazioni come quelle del sostituto procuratore appaiono assolutamente trascurabili, o comunque non scuotono l’anima umana. A parte quelli come Enzo Rizzi e come altri, che spesso hanno pagato anche di persona l’avere affrontato la delinquenza e la criminalità organizzata. Ci sono altri, invece, che fanno un po’ gli esteti dell’ambiente. O, come li chiamo io, quelli dell’ambientalismo delle vacche grasse. Quelli che, sostanzialmente, hanno una grande sensibilità sul tema, ma che vogliono unirla ai grandi consumi. Un ambientalismo, dunque, più rassegnato o più legato a questioni molto specifiche, di basso respiro. Questa è la ragione per cui io penso che solamente persone di particolare rilievo abbiano preso posizione, anche portando esempi concreti. Mi riferisco, naturalmente, a Enzo Rizzi e Federica Bianchi”, ha chiosato Gasperi.
“Noi a Foggia abbiamo una situazione legata alla mafia che non scopriamo adesso e che ha delle radici così profonde e problematiche da estirpare che il lavoro è difficile, ma accusare il mondo della società civile di essere contiguo è ingeneroso e non è vero. Anzi, forse la magistratura dovrebbe essere un po’ più attenta”.